Rischio professionale specifico per i militari esposti a uranio impoverito

LRM accoglie con soddisfazione la storica decisione del Consiglio di Stato sul “rischio professionale specifico” per i militari esposti a uranio impoverito

Libera Rappresentanza dei Militari (LRM) accoglie con grande soddisfazione le sentenze n. 12, 13, 14 e 15 del 2025 del Consiglio di Stato, che hanno finalmente riconosciuto l’esistenza di un “rischio professionale specifico” per i militari esposti all’uranio impoverito e alle nanoparticelle di metalli pesanti durante le missioni all’estero e nelle attività nei poligoni di tiro nazionali.
Si tratta di una decisione storica, che restituisce giustizia e dignità a tanti uomini e donne delle Forze Armate che, nel servire il Paese, hanno contratto gravi patologie a causa dell’esposizione a sostanze tossiche.
Con questa pronuncia, il Consiglio di Stato ha stabilito che il rischio legato a tali esposizioni è intrinseco all’attività militare, e che quindi deve essere riconosciuto come rischio professionale specifico, con tutte le conseguenze in termini di tutele, benefici e risarcimenti.
Per anni LRM ha sostenuto con forza la necessità di riconoscere e tutelare i militari colpiti da queste malattie, promuovendo iniziative, confronti e appelli affinché lo Stato non voltasse più le spalle a chi ha servito con coraggio.
Abbiamo sempre creduto che dietro ogni caso di malattia ci fosse non solo una storia di dolore, ma anche un dovere morale e istituzionale di verità e giustizia.
È importante ricordare che queste patologie non colpiscono soltanto i militari, ma travolgono intere famiglie, che si trovano a convivere con sofferenze, incertezze e spesso gravi difficoltà economiche dovute alle cure, all’impossibilità di lavorare e alla mancanza di un sostegno adeguato.
Dietro ogni militare malato c’è una famiglia che lotta ogni giorno, spesso in silenzio, per ottenere ciò che dovrebbe essere un diritto: la tutela della salute e la dignità di chi serve lo Stato.
Vogliamo ricordare tutti quei colleghi che non hanno potuto vedere riconosciuta questa giustizia.
Molti di loro sono morti lasciati soli dalle istituzioni, senza il giusto riconoscimento, ma con la stessa fierezza e dignità con cui hanno servito il Paese. A loro, e alle loro famiglie, va oggi il nostro pensiero più profondo e il nostro impegno a non dimenticare mai il loro sacrificio.

Il nostro impegno è che questa storica decisione trovi concreta applicazione, chiedendo:
• un rapido recepimento della sentenza da parte dell’Amministrazione della Difesa;
• procedure chiare e trasparenti per il riconoscimento delle patologie;
• un reale sostegno sanitario, economico e psicologico per i militari e le loro famiglie.

LRM. Al fianco di chi serve il Paese. Sempre.