L.R.M. vola a Parigi in occasione della 132ª Assemblea Generale di EUROMILUranio impoverito – Contributi NATO e figura del Veterano tra le argomentazioni sostenute e condivise.

Parigi, 16-17 ottobre 2025– L’Associazione Sindacale Libera Rappresentanza dei Militari (LRM) ha preso parte alla 132ª Assemblea Generale di EUROMIL, svoltasi a Parigi e dedicata all’analisi dell’evoluzione normativa che, in Francia, ha progressivamente riconosciuto ai militari il diritto di costituire e aderire ad associazioni professionali di categoria.

A rappresentare LRM è stato il Vice Segretario Nazionale Dott. Michele Daniele La Notte, che ha partecipato ai lavori portando la voce dell’associazione nel contesto europeo, in un importante momento di confronto tra istituzioni, esperti giuridici e rappresentanze militari dei Paesi membri dell’Unione Europea.

Durante l’Assemblea sono stati illustrati i principali cambiamenti legislativi e giurisprudenziali che, nell’arco di un decennio, hanno trasformato il quadro dei diritti associativi del personale militare francese, in conformità con i principi sanciti dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) e dal Comitato Europeo dei Diritti Sociali (CEDS).
Tra i relatori figuravano il Vice Direttore della Direzione del Giureconsulto della CEDU, ex Vicepresidente del Comitato Europeo dei Diritti Sociali, il Contrammiraglio Dominique de Lorgeril e l’avvocato Aida Moumni, che hanno illustrato l’evoluzione del sistema francese.

Nel corso dei lavori, sono stati inoltre presentati diversi documenti e position paper di EUROMIL, tra cui quello dedicato alla posizione sull’uranio impoverito (DU), che richiama la necessità di tutelare la salute dei militari esposti durante le missioni internazionali e che vede Libera Rappresentanza dei Militari tra i sindacati più attivi, in Italia, impegnato con servizi di tutela e sostegno.
La relazione evidenzia l’impegno di EUROMIL per il riconoscimento dei diritti sanitari dei veterani e per una maggiore trasparenza sul tema, promuovendo un approccio comune tra gli Stati membri volto a garantire sicurezza, bonifica delle aree contaminate e sostegno medico a lungo termine. Anche sul tema dei veterani LRM ha presentato una serie di modifiche legislative alla politica italiana e depositato apposito report all’assemblea di EUROMIL svoltasi in Belgio.
Particolare attenzione è stata inoltre dedicata al rapporto nazionale dell’Associazione Svedese degli Ufficiali Militari (SAMO), che ha illustrato il contributo della Svezia alla difesa europea, gli aiuti militari all’Ucraina e le politiche di rafforzamento della sicurezza interna nel quadro della cooperazione NATO.
Le relazioni presentate hanno confermato il crescente impegno delle associazioni militari europee nel promuovere il benessere, la sicurezza e i diritti dei militari in un contesto di cooperazione internazionale, in linea con quanto perorato da L.R.M. ha annunciato che ha sviluppato un progetto di studio riguardante il contributo che i Paesi membri destinano alla NATO, proponendo con dati comparativi a che una parte di tali risorse venga dedicata direttamente al personale militare o ve ne siano ricadute dirette, sotto forma di benefit concreti quali trasporti pubblici gratuiti, agevolazioni abitative, previdenza e sostegni al welfare familiare, riordino delle carriere ed altro ancora.
Tali proposte sono state già trasmesse al Ministro della Difesa Crosetto da parte di LRM, ai Capi di Forza Armata e introdotti in occasione del tavolo tecnico con lo Stato Maggiore Difesa dalla delegazione Composta dal Segretario Generale Dott. Marco Votano e dalla Vice Segretaria Nazionale Dott.ssa Antonia Pitasi, il 15 ottobre
(seguirà articolo dedicato).
A breve, LRM trasmetterà un primo report tecnico al Board di EUROMIL, con l’obiettivo di lavorare in sinergia con le altre associazioni sindacali europee e nazionali per promuovere un approccio comune volto a migliorare il benessere e la qualità della vita del personale militare, in un quadro di cooperazione e dialogo.

L’incontro si è concluso evidenziando come i progressi compiuti in sede europea costituiscano un punto di riferimento di grande valore per tutti i Paesi membri di EUROMIL, segnando al tempo stesso un punto di partenza verso una tutela più ampia e moderna dei diritti del personale militare a livello europeo.

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