
Libera Rappresentanza dei Militari esprime forti perplessità per la decisione, da parte del consiglio di facoltà dell’ università di Bologna, di escludere la proposta atta all’attivazione di un corso di laurea in Filosofia destinato ai giovani Ufficiali.
Condividiamo quanto espresso in merito dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Carmine Masiello, ovvero, sull’importanza strategica di una formazione culturale più ampia per il personale militare.
Chiederemo ufficialmente di conoscere in merito, se espresso, il parere del Senato Accademico Bolognese al fine di comprendere se le ragioni di tale “bocciatura” sia figlia di valutazione tecnica o figlia di un retaggio anacronistico.
Offrire percorsi universitari umanistici agli Ufficiali delle Forze Armate non rappresenterebbe di certo un rischio di “militarizzazione” degli atenei, al contrario, un valore aggiunto per il Paese.
Formare professionisti con ampia capacità critica, arricchirne la consapevolezza etica, fornirebbe ulteriori strumenti per interpretare la complessità del mondo contemporaneo.
Le Forze Armate informano il loro agire sui valori della nostra Repubblica e della Costituzione.
Valori quali quelli della responsabilità , del dovere e del servizio alla collettività non rischiano di contrastare ma esaltano i valori fondanti di dovere verso la nostra Nazione.
Per noi di Libera Rappresentanza dei Militari, essere inclusivi significa riconoscere il ruolo fondamentale che le Forze Armate svolgono all’interno del tessuto democratico del Paese e sostenere ogni iniziativa che ne promuova la crescita umana e professionale.
Riteniamo dunque che la formazione universitaria dei militari sia un investimento culturale e sociale, non un elemento di divisione.
Libera Rappresentanza dei Militari
LRM.
Al fianco di chi serve il Paese. Sempre.
